Gianni Romanini

Parlare di Gianni e’ parlare di canottaggio. Si rappresentano vicendevolmente, insieme a Paolo d’Aloia (l’Uno continuatore e realizzatore degli innovativi progetti dell’Altro). Per chi ha avuto il piacere di averlo conosciuto e l’onore di essere stato un suo sincero amico, come lo sono stato io, parlare di lui, ora che non è più tra noi, trasmette un comprensibile sbigottimento, a stento represso. Non starò a ricordare le sue tante battaglie vinte, talvolta in solitudine, le sue vittorie ed i suoi successi. E’ questo un compito che riguarda altri. Io voglio ricordare l’Uomo Gianni, il mio Amico Gianni. Il Presidente che, nel 1995, accetto’ con grande entusiasmo il mio invito a presenziare al novantesimo anniversario della fondazione della Pro Monopoli, da me diretta dal 1990.

Fuori dalle convenzioni, m’incito’ a credere in quello che stavo facendo e programmando, suggerendomi d’insistere nel settore femminile e d’investire quanto più possibile nella formazione dei tecnici e nel settore giovanile. Modernità allo stato puro, per quei tempi, per una decentrata società del sud. E quando nel 1999, la mia Pro Monopoli vinse, per la prima volta, il Festival dei Giovani a Varese, portando una squadra di oltre trentadue piccolissimi talenti (novità assoluta all’epoca), Gianni, consegnandomi il Trofeo, mi disse testualmente: “hai visto che avevo ragione, continua così”. E’ così è stato. La Pro Monopoli di oggi, con i suoi atleti/e migliori come Quaranta, Monte, Fiume, Guerra, tutti azzurri e medagliati, è anche figlia dei tuoi consigli.

Ciao Gianni. Alla prossima regata!!!!!!!

Sebastiano Pugliese