Corgeno 26-27 giugno 2121

PIAZZAMENTI PER LA PRO MONOPOLI AI CAMPIONATI ITALIANI MASTER 2021

Si sono svolte sul lago di Comabbio, a Corgeno, frazione di Vergiate, le regate valevoli per l’assegnazione dei titoli italiani master. Altissima la partecipazione che ha visto iscritte più di 90 società, con oltre 883 atleti, nelle varie specialità di tipo olimpico. Ottima l’organizzazione a carico della canottieri Corgeno del presidente Giovanni Marchettini, con un campo di regata perfetto. Ottimali le condizioni meteo che hanno favorito un regolare svolgimento delle regate. Altissimo il livello tecnico dei partecipanti, testimoniato dai riscontri cronometrici. Unica pecca, non certo imputabile agli organizzatori,
un regolamento, unico nel suo genere e privo di razionalità, che, non solo, prevede l’accorpamento, con handicap, di equipaggi di categorie (età) differenti, ma, addirittura, talvolta, la disputa di regate tra equipaggi con media età di oltre 15 anni di differenza, penalizzando, così, in modo plateale gli “atleti” meno giovani.

Lo spirito, comunque, di queste regate, è quello goliardico, anche se taluni, o troppo giovani o avanti con la propria anagrafe, prendendosi troppo sul serio, interpretano queste competizioni con eccessiva “vis emotiva”, dimenticando che la categoria master, come quella under 14, viene annoverata dalla federazione italiana, come categoria non agonistica, pur con una sua precipua valenza tecnica. A Corgeno era presente la Pro Monopoli con tre equipaggi: un doppio maschile master C, composto da Massimiliano Amodio e Gianluca Petrosillo
che per diciassette centesimi di secondo non ha bissato il bronzo acquisito nella scorsa edizione; un doppio femminile master D, composto da Paola Notarpietro e Marni Vizzi alla loro prima esperienza in una regata valevole per il titolo, giunto quinto; un quattro con timoniere maschile master G (età media oltre 65 anni), composto da Giovanni Cellie, Vito D’Agostino (misto Cus Bari), Sebastiano Pugliese, Maurizio Lorenzoni, tim. Onofrio Comes, giunto settimo ma con l’effimera soddisfazione di avere messo dietro un equipaggio campano (Savoia), con età media di oltre 15 anni inferiore. Nel complesso, quindi, un’esperienza positiva.